Una giornata nello Zoosafari di Fasano, affascinati da orsi, giraffe, elefanti e tanti altri animali

Nello zoo di Fasano in Puglia, a contatto con tantissime specie di animali diversi, si vive un'esperienza emozionante che fa tornare tutti un po' bambini.

Fin da bambini ci vengono regalati teneri peluche e ci vengono raccontate storie che hanno per protagonisti gli animali, spesso quelli che vivono in habitat non così vicini a noi: dagli orsi agli elefanti, dalle tigri ai leoni, solo per nominarne alcuni. Ecco perché ritrovarsi da adulti a pochi passi da alcuni di loro, nello zoo di Fasano in Puglia, fa un certo effetto.

Dopo esserci stato, vi racconto (anche con un video) cosa vedere allo ZooSafari di Fasano, dove ho trascorso un’entusiasmante giornata.

Lo zoo di Fasano, nella provincia di Brindisi, è un immenso parco faunistico di circa 140 ettari che accoglie animali di tantissime specie e si divide in varie aree: si comincia dall’area safari, per incontrare poi i primati, arrivare al lago dei grandi mammiferi e infine visitare rettilario e acquario.

L’area safari dello Zoo di Fasano

Appena si accede in auto allo zoo di Fasano, poco dopo la biglietteria, si è già dentro l’area safari: l’avventura ha inizio!

Il percorso in auto si sviluppa per 6 chilometri in un paesaggio tipico pugliese, dove gli ulivi la fanno da padrone.

Un orice che sembra mettersi in posa per noi nello zoo Fasano, in provincia di Brindisi.

Questa è forse l’area più bella dell’intero parco, perché qui gli animali dello zoo di Fasano sono liberi di muoversi sulla strada e si avvicinano alle auto in cerca di cibo.

Un promemoria
Ricordate che, anche se in tanti provano a farlo, è assolutamente vietato dare del cibo agli animali!

Qui si incontrano daini, cervi, mufloni, cavalli, asini e cammelli, mentre gli struzzi (i cui maschi possono essere alti fino a più di due metri e mezzo) li si vede al di là di un recinto.

zoo di Fasano cervo
Un cervo che si avvicina alle auto nell’area safari dello zoo di Fasano.

Superata questa prima area si passa agli animali della savana e ci si trova davanti a un grande cancello e, prima di entrare, lo staff invita a chiudere i finestrini delle auto. Il motivo è che si entra nell’area dei bellissimi leoni (e qui, mentre alcuni li abbiamo visti dormire, altri ci hanno scrutati con attenzione).

In questo spazio c’è un’auto con a bordo il personale dello zoo di Fasano che ha il compito di controllare che i leoni non si avvicinino alle auto perché, essendo liberi, potrebbero realmente avvicinarsi. E infatti, mentre ammiravamo estasiati i leoni, abbiamo notato un veicolo guidato dal personale dello Zoosafari muoversi velocemente per allontanare un leone che andava verso i turisti.

Superata l’area dei leoni, si passa subito all’area delle tigri. Inutile dire che trovarsi davanti a questi animali, che di solito si vede solo nei documentari, è emozionante.

Tigri allo zoo di fasano
Un gruppo di tigri nell’area safari dello zoo Fasano.

Lasciati i felini, in un’altra area dello zoo di Fasano si trovano i maestosi elefanti.

Elefante allo zoo di Fasano
Alcuni membri dello staff dello Zoosafari in Puglia che si prendono cura di un elefante.

Continuando la nostra passeggiata, sempre in auto, abbiamo costeggiato il recinto dove sono ospitate le meravigliose giraffe che, incuriosite, sembravano allungare i l lungo collo verso di noi.

Sono così tenere che viene voglia di scendere dall’auto, di avvicinarsi e di abbracciarle, come fossero peluche! Ma, ricordiamo, che dietro quel loro aspetto tenero, le giraffe sono animali forti, in grado di correre più di 50 km orari e di difendersi anche da animali come i leoni.

zoo di Fasano giraffe
Un gruppo di giraffe mentre mangiano rametti e foglie.

Proseguendo lungo il percorso dello zoo di Fasano si incontrano le zebre e anche loro si sono avvicinate molto alle auto, al punto tale che è stato possibile sfiorarle con le mani.
In questa parte del percorso si procede ancora più lentamente, spesso ci si deve fermare perché qualche zebra dispettosa si può posizionare davanti alle auto ostacolando per un po’ il proseguire.

L’area dei primati dello Zoosafari in Puglia

Conclusosi il tour del safari, si parcheggiano le auto e si continua la visita allo zoo di Fasano a piedi. Da questo momento è possibile scegliere l’ordine di visita delle varie aree in piena autonomia.

Noi siamo partiti dall’area dei primati dove abbiamo incontrato: un gorilla; un giovane scimpanzé che trascinava un peluche avanti e indietro e degli scimpanzé adulti che ci osservavano incuriositi; e, infine, simpatici lemuri dalla lunghissima coda.

giovane scimpanzè
Un giovane scimpanzé che gioca con un peluche nello zoo in Puglia.

Il lago dei grandi mammiferi e il caso dell’orso polare al parco faunistico di Fasano

Per visitare il lago dei grandi mammiferi dello zoo di Fasano si sale su un trenino o, per essere più precisi, si fa un giro panoramico in monorotaia.

Si percorrono così le sponde del lago e si può scendere a varie fermate, dove è possibile incontrare diversi animali.

Lungo il tragitto si vedono i licaoni stesi sul prato, ma anche le scimmie che vivono nel grande villaggio a esse dedicato (che, volendo, si può visitare stando all’interno di un veicolo, sul quale saltano e si lanciano liberamente).

Una delle fermate del treno è quella che conduce agli orsi polari che si trovano in una grande vasca.

Orso polare zoo di fasano
Un orso polare sulla grande sporgenza rocciosa all’interno della vasca nello zoo di Fasano.

Devo ammettere che vedere questi orsi sotto al sole in piena estate mi aveva rattristito e, ancor più che per altri animali, mi sono chiesto se fosse giusto tenerli lì.

Un piccolo focus sugli orsi polari nello zoo
Informandomi dopo esserci stato, ho saputo che ci sono state non poche polemiche al riguardo. Nel 2017, per esempio, l’ENPA (Ente nazionale per la protezione degli animali) in una nota ufficiale allo ZooSafari di Fasano aveva chiesto informazioni sullo stato di salute di questo animale che è «presente in tutte le regioni artiche, intorno al Polo Nord». In quel caso il direttore dello zoo di Fasano in una nota di risposta all’ENPA ha scritto che gli orsi polari nascono in cattività e vivono senza avere problemi degni di nota nel clima pugliese. Gli orsi «dispongono di un’area esterna di circa 500 mq […], si immergono e nuotano in vasca molte volte al giorno, ogniqualvolta ne sentano il bisogno e il desiderio, e in essa vengono resi disponibili blocchi di ghiaccio e cibo congelato in pezzi». A proposito delle alte temperature estive, secondo quanto affermato dal direttore dello zoo, la vasca che ospita gli orsi polari è dotata di «acqua raffreddata artificialmente con grossi apparati frigoriferi nella vasca grande, aria raffreddata a mezzo condizionatori nei 3 box interni, ombra e privacy nelle grotte sotto la cascata e vari punti di nebulizzazione di acqua nella parte emersa, tutte aree dove accedono a piacimento se e quando lo ritengono necessario. Se li si vede sotto il sole è perché vogliono stare lì in quel momento particolare e non sentono il bisogno fisiologico di sottrarsi alla calura, è assolutamente una loro scelta se stare in acqua (raffreddata), al chiuso (box raffreddati) o all’aperto al sole e alla vista del pubblico».

Continuando il percorso in trenino sul lago dei grandi mammiferi e continuando a scendere nelle diverse tappe si possono incontrare, ancora, gli orsi bruni – che, quando li abbiamo visti, sembravano volersi mettere in mostra offrendoci un simpatico spettacolo –, una famiglia di paffuti ippopotami, i gibboni che si spostano rapidamente dondolando con le braccia e spostandosi grazie alle corde installate tra gli alberi che si trovano sugli isolotti del lago, e anche lontre, cigni e anatre.

Perché visitare lo zoo di Fasano

Nel parco faunistico nel brindisino, come si accennava, ci sono anche un rettilario (che si trova nella Sala Tropicale e che ospita serpenti, iguane, varani,  gechi, scinchi, sauri, pesci tropicali camaleonti, ecc.) e un acquario, e per riuscire a vedere tutto con calma l’ideale è prendersi un’intera giornata (per delle pause nel parco ci sono diversi i punti di ristoro).

Non è solo un luogo lontano dai ritmi delle città, bensì un luogo in cui vedere espressioni meravigliate (anche quella del nonno che era con noi, per esempio) e dove, incontrando ogni diversa specie animale, lasciare che i propri pensieri scorrano tra tutti i peluche con cui giocavamo, tra le pagine delle favole che ascoltavamo o leggevano da bambini, tra le scene dei cartoni animati che vedevamo, dimenticando per un po’ di essere cresciuti.

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