Il Santuario di San Gerardo Maiella, dove fede e speranza si incontrano
Tra verdi montagne irpine, a Caposele, c'è una complesso religioso in cui poter pregare e scoprire tante storie, dai particolari eventi della vita di San Gerardo ai miracoli riferiti dai fedeli. Vi raccontiamo il Santuario di San Gerardo Maiella.
Sommario
- 1 La nuova chiesa di San Gerardo Maiella
- 2 L’esposizione dei presepi: tra le cose da vedere a San Gerardo a Caposele
- 3 La Stanza dei Fiocchi: storie di bambini e miracoli
- 4 Il pozzo di San Gerardo
- 5 L’antica Basilica, dove sono conservate le spoglie di San Gerardo
- 6 Il Museo di San Gerardo
- 7 Quando visitare il Santuario di San Gerardo Maiella?
Tra le colline dell’Irpinia, nella frazione Materdomini del comune di Caposele, si erge il Santuario di San Gerardo a Maiella, visitato ogni anno da migliaia di fedeli.
Il complesso è composto da due chiese: un edificio antico, costruito presumibilmente nel 1200, e una struttura più moderna. Di fronte a quest’ultima si trova il parcheggio principale, quello in cui arriva la maggior parte dei fedeli.
Vediamo più nel dettaglio cosa vedere a San Gerardo (come viene chiamata più comunemente la struttura dai fedeli).
La nuova chiesa di San Gerardo Maiella
All’ingresso della Chiesa del Redentore, nell’edificio di più recente costruzione, non si possono non notare i due imponenti portali di bronzo composto da pannelli su cui sono raffigurate otto scene di vita di San Gerardo.
All’interno, invece, a colpire il visitatore sono soprattutto tre elementi: la struttura di forma semicircolare dipinta di bianco – quasi a voler rappresentare la purezza di San Gerardo –; la grande statua bronzea, nella parte alta della parete centrale, che raffigura Gesù e si innesta in un grande organo; un mosaico, alle spalle dell’altare e al di sotto della statua, in cui sono rappresentati i dodici apostoli.

L’esposizione dei presepi: tra le cose da vedere a San Gerardo a Caposele
In una sala poco distante, scendendo alcune scale, si trova un’esposizione permanente di presepi.
La sala, strutturata in un affascinante percorso, consente di ammirare diversi e creativi presepi donati nel corso degli anni dai fedeli come forma di ringraziamento per miracoli ricevuti.

La Stanza dei Fiocchi: storie di bambini e miracoli
Altro luogo da visitare nel nuovo complesso del Santuario di San Gerardo è la Stanza dei Fiocchi, dove l’adorazione dei fedeli per San Gerardo viene fuori in modo particolare, raggiungendo, forse, il culmine.
Questa stanza è infatti un luogo suggestivo, dove sono raccolte le storie di migliaia di persone attraverso i fiocchi di colore rosa e azzurro che pendono dal soffitto, offerte al Santo per annunciare l’avvenuta nascita di un bambino.


Sulle pareti della stanza, inoltre, si trovano centinaia di foto di bambini, in bianco e nero e a colori, donate al Santo nel corso degli anni per chiedere una grazia di guarigione di un figlio o una figlia come richiesta di benedizione.

San Gerardo, infatti, è celebre per essere il santo patrono delle partorienti e dei bambini, e ciò si deve a una serie di episodi riportati nei documenti riguardanti la sua canonizzazione.
Per riportare una sola delle storie narrate, ricorderemo qui che un abitante di Muro Lucano raccontò che un giorno Gerardo Maiella entrò in una casa per chiedere donazioni e una donna, in procinto di partorire, gli disse «Padre Gerardo prega Dio che allevi i dolori del parto»; il frate la rassicurò dicendole che non avrebbe sofferto poiché si sarebbe accollato lui stesso tutti i dolori. La profezia si avverò: la donna partorì senza dolori e questi, incredibilmente, furono invece patiti da Gerardo.
Il pozzo di San Gerardo
Nelle varie aree visitabili di questa ala del Santuario di San Gerardo c’è, inoltre, un chiostro, protetto da una vetrata di protezione, in cui si trova uno dei pozzi più antichi del complesso: come indica una targa informativa affissa su una parete accanto alla vetrata, infatti, questo pozzo risale a prima del 1746.
Il pozzo da cui San Gerardo prelevava acqua durante la sua permanenza a Caposele ha sia un valore storico che simbolico, poiché richiama alla mente un altro pozzo, quello protagonista di un importante momento della vita del Santo, il cosiddetto “miracolo della chiave“.

L’antica Basilica, dove sono conservate le spoglie di San Gerardo
Per chi si reca a Caposele per visitare San Gerardo, però, altra tappa obbligata, oltre al nuovo complesso, è l’antica Basilica – anche denominata Basilica Minore – che, si ricorda, è stata distrutta dal terremoto nel 1980 che colpì tutta l’Irpinia ed è stata ricostruita dopo qualche anno, grazie anche alle donazioni dei fedeli.
Chi visita il Santuario di San Gerardo spinto da una forte fede non può non visitare l’antica Basilica, che la tradizione vuole sia costruita dove un tempo apparve la Madonna a dei pastori. Al suo interno si trova la tomba di San Gerardo, con l’urna contenente le sue spoglie.

Da notare anche, nella parte centrale, nei pressi dell’altare, un altorilievo in gesso, che raffigura San Gerardo in un episodio della sua vita, mentre distribuisce dei panini ai poveri del paese.
Il Museo di San Gerardo

Su uno dei lati dell’antica Basilica, lungo la navata destra, si trova inoltre l’ingresso del museo gerardiano, dedicato alla vita di San Gerardo Maiella.
Il Museo si compone di due sale:
- in una si trovano i dipinti che raccontano momenti fondamentali della vita di San Gerardo;
- nella seconda si trovano immagini legate alla vita del Santo e teche contenenti cimeli donati dai fedeli al Santo come ringraziamento per le grazie ricevute.
Nel piccolo museo si trova anche la ricostruzione della celletta in cui viveva San Gerardo e dove di trovano un grande crocifisso attaccato alla parete, una scrivania, un piccolo letto e altri pochi oggetti.
Quando visitare il Santuario di San Gerardo Maiella?
A chi si chieda quando visitare il Santuario di San Gerardo Maiella rispondiamo ricordando che la Festa Liturgica di San Gerardo Maiella è il 16 ottobre e, riportando le parole presenti nel sito ufficiale, «il Santuario è aperto tutti i giorni dell’anno, apre in corrispondenza della prima Messa del mattino e chiude al termine dell’ultima Messa vespertina». I fedeli di San Gerardo Maiella sono infatti così numerosi che le messe vengono celebrate diverse volte al giorno e diventano ancora più frequenti la domenica e nei giorni festivi.