Curiosare nell’organizzazione di un evento di successo sul commercio elettronico

Non c'è una ricetta unica per organizzare un evento di successo: in quella di eCommerce HUB, per esempio, ci sono competenza, professionalità, determinazione, ma c'è anche una forte amicizia e l'ho scoperto chiacchierando con i 5 organizzatori.

Mi ha sempre affascinato tutto ciò che c’è dietro uno spettacolo o, più in generale, un evento (sia esso una fiera, un festival, una festa di paese, ecc.), perché quello che è il risultato finale, il momento della messa in scena, ha una durata che, per quanto variabile, è sempre breve se paragonata al tempo di preparazione. Nel 2018, per esempio, ho partecipato per lavoro all’Ecommerce HUB, un evento sul commercio elettronico che si svolge da vari anni a Pontecagnano, in provincia di Salerno, un evento ben organizzato, che ha riscontrato un certo successo, sia in termini di partecipazione che di apprezzamento.

La mia curiosità
Dopo la giornata trascorsa lì mi sono chiesto: chi (e cosa) si nasconde dietro una macchina organizzativa così ben oliata?

Un anno dopo ho avuto il piacere di conoscere i cinque ideatori (Giuseppe Noschese, Alfonso Annunziata, Fabrizio Todisco, Paolo Loffredo, Marco di Bello), che mi hanno accolto all’interno dell’ex Tabacchificio Centola – dove si è svolto negli ultimi anni l’evento – proprio il giorno prima dell’edizione di Ecommerce HUB 2019 per soddisfare la mia curiosità, tra l’altro rendendosi disponibili nel pieno dei preparativi.

Com’è nata l’idea dell’Ecommerce HUB?

L’idea dell’evento, come mi hanno raccontato, è nata nel 2015 da Giuseppe Noschese e Alfonso Annunziata perché, partecipando a diversi eventi che si svolgevano in varie città (Milano, Roma, Firenze, ecc.) incontravano spesso le stesse persone (imprenditori digitali ed esperti del settore), ma mancavano occasioni per incontrarsi e discutere di tematiche legate al commercio elettronico sul loro territorio, cioè in Campania.

A un certo punto, come ha sottolineato Fabrizio Todisco, si son detti: «perché non facciamo qualcosa di simile sul nostro territorio?».

ecommerce hub fabrizio todisco
Fabrisco Todisco, uno degli organizzatori dell’Ecommerce HUB.

Quasi sono riuscito a immaginarmi la scena che mi ha descritto Alfonso Annunziata, di quando tutti e cinque si sono raccolti in una stanza per provare a tirar fuori un’idea, «una scintilla, un inizio».

L’evento, inizialmente, era nato per offrire un servizio in più ai loro clienti, nel settore dell’eCommerce, e anche – riprendendo le parole di Giuseppe Noschese – per

«diffondere la cultura digitale e far crescere le imprese del territorio».

I 5 fondatori non si aspettavano tutto il successo che poi l’Ecommerce HUB ha avuto: le iscrizioni all’evento del primo anno, infatti, arrivarono in poco tempo a 200 richieste. Visti questi numeri importanti, gli organizzatori capirono che poteva esserci uno sviluppo positivo e che poteva diventare un evento rivolto a tutti.

Ecommerce HUB 2019
Entrata dei partecipanti all’evento nel 2019.

Superare le piccole difficoltà per la buona riuscita dell’evento

C’è da dire però che se dal di fuori può sembrare tutto molto semplice, con una partecipazione quasi spontanea, in realtà l’evento richiede tantissima organizzazione. Le parole di Marco di Bello, lo confermano: «non ti nego che questo panorama [quello degli eventi di settore, ndr.] non è semplice. Soprattutto nei primi anni accendere l’attenzione dei media su questo evento non è stato semplice. Oggi è sicuramente molto più semplice, perché nel tempo abbiamo costruito un brand che è riconoscibile sul territorio ma è riconoscibile anche fuori dai confini della regione». Il discorso è stato lo stesso anche per quanto riguarda la ricerca di partner.

 marco di bello
Marco di Bello, ripreso durante la nostra chiacchierata.

Possono poi presentarsi delle necessità improvvise: nella fase di allestimento, per esempio, ci si può ritrovare a doversi cimentare in svariate attività che non fanno esattamente parte del proprio campo di competenza. E nonostante gli impegni professionali non manchino agli ideatori dell’Ecommerce HUB, così come la loro esperienza professionale ormai, la voglia nel realizzare l’evento è tale che si prestano a fare tutto quando serve, anche ripulire la location dall’acqua (cosa che è avvenuta nella seconda edizione, quando a causa del maltempo la struttura in cui si sarebbe dovuto svolgere l’evento si allagò).

ex tabacchificio pontecagnano
La sala allestita per l’Ecommerce HUB 2019 nell’ex Tabacchificio Centola di Pontecagnano (SA).

L’amicizia: l’ingrediente essenziale per il successo dell’Ecommerce HUB

Quel che è risultato più evidente dalla chiacchierata che ho fatto con i 5 organizzatori, ma anche dall’aver potuto osservarli alle prese con i preparativi, cogliendo ogni buona occasione per scambiarsi un sorriso o uno sguardo complice, è che negli anni, oltre al loro legame professionale, si è creata e fortificata soprattutto una bellissima amicizia.

eCommerce HUB organizzatoriI 5 organizzatori dell’evento seduti a terra insieme; in piedi, dietro, il team dell’evento. Fonte: sito Ecommerce HUB

E proprio quest’ultima credo sia la vera forza dell’Ecommerce HUB e Paolo Loffredo me lo ha confermato dicendomi che

«l’evento va avanti grazie all’amicizia che c’è al di là del lavoro».

Tra l’altro negli anni sono sempre andati d’accordo perché, come mi ha raccontato Alfonso Annunziata: «è un evento che sentiamo nostro, quindi quando ognuno di noi propone qualcosa è sempre per far crescere l’evento. Inoltre, ognuno di noi ha dei compiti specifici all’interno dell’evento, per cui difficilmente riusciamo a calpestarci i piedi. A memoria non ricordo di aver litigato in 5 anni con con nessuno dei componenti del team».

Insomma, quello che ho capito parlando con gli organizzatori è che anche dietro un evento così istituzionale, che ha una liturgia ben precisa, quello che conta, al di là del risultato finale, sono i rapporti umani, sia tra coloro che organizzano l’evento sia con coloro che vi partecipano.

eCommerce HUB 2019
Fonte: pagina Facebook di Ecommerce HUB

A proposito di questi ultimi, per esempio, Paolo Loffredo mi ha raccontato quanto sia stato gratificante ricevere da parte degli speaker che avevano partecipato all’evento un anno suggerimenti su altri esperti di settore da poter invitare quando, l’anno successivo, erano impossibilitati a prendervi parte, perché questo è stato un riconoscimento al loro lavoro, un gesto di fiducia e di stima per quanto da loro organizzato.

Ed è proprio la profondità dei rapporti che mi ha colpito, i gesti più o meno espliciti che mentre i partecipanti si godono l’evento gli organizzatori scambiano tra loro.

ecommerce hub 2019
Fonte: pagina Facebook di Ecommerce HUB

«Il ricordo più bello che ho – ha raccontato Marco di Bello – sono i sorrisi che arrivano al termine dell’evento. Adesso vedete questo questo spazio vuoto è più o meno sarà così alla fine dell’evento, quando ci guarderemo tra noi e sorrideremo. Ecco, quei sorrisi sono la parte più bella, perché l’evento sembra che duri un giorno ma in realtà dura mesi, almeno per noi. E quando sei stanco, veramente distrutto, provato da mesi di organizzazione, ti guardi negli occhi con gli altri e capisci che l’evento è stato un successo: quel sorriso è sufficiente  per capirci tra di noi, e dirci che è andato tutto bene nonostante gli inevitabili problemi che possono insorgere».

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