Cosa vedere a Venezia, la città dell’arte, dei canali e dei ponti meravigliosi

Visitare Venezia significa immergersi in una città d'arte. Ma cosa vedere a Venezia? Guida ai principali monumenti e ai luoghi del capoluogo veneto.

Venezia è una città dove acqua e terra si fondono creando un perfetto equilibrio e dove, ad ogni angolo delle strade, si respira la parola “arte”: ecco perché è una delle città più affascinanti e pittoresche al mondo. Ma cosa vedere a Venezia? Quali sono le maggiori attrazioni della città?

Grazie all’insieme di chiese, musei, torri e palazzi costruiti sui canali, la città veneta è un piccolo gioiello dal valore inestimabile e le cose da vedere a Venezia sono innumerevoli.

La conformazione di Venezia

Per le circa 115 isole su cui si estende, i 150 canali che la attraversano e i circa 450 ponti che ne uniscono le varie zone, Venezia, capoluogo del Veneto, rappresenta una città unica nel suo genere, che – come vedremo più avanti – in molti cercano di riprodurre in diverse parti del mondo.

La città si divide in sei zone, dette “sestieri“, e su ogni gondola che naviga le acque dei suoi canali ci sono decorazioni in ferro con sei denti che le rappresentano. I sestieri di Venezia sono: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Marco, San Polo e Santa Croce.

Parlando di Venezia generalmente ci si riferisce solo al centro storico, che racchiude una serie di isolette, ma la città si sviluppa anche sulla terraferma e il ponte che fa da collegamento è il Ponte della Libertà, su cui transitano mezzi pubblici, come treni e autobus, ma anche auto.

Mappa Cosa vedere a Venezia
Suddivisione di Venezia tra la terraferma e le isole del centro storico

 

Cosa fare e cosa vedere a Venezia: i più importanti eventi e i monumenti del sestiere San Marco

Pur essendo una città relativamente piccola, la Serenissima conta un’infinità di monumenti e consigliare cosa vedere a Venezia non è compito facile. Anche indicare qual è il periodo migliore per visitarla risulta difficile poiché si svolgono importanti eventi, in diversi periodi dell’anno, che richiamano turisti da tutto il mondo.

Cosa vedere a Venezia: Canal grande
Veduta di Venezia dal Canal Grande

Alcuni degli eventi di Venezia

cosa vedere a Venezia
Maschera veneziana

Tra febbraio e marzo, ad esempio, si svolge l’antichissimo Carnevale che vede sfilare meravigliose maschere. Ci sono poi spettacoli che attirano migliaia di turisti, come il volo dell’Angelo, durante il quale la vincitrice di un concorso di bellezza si lancia, attaccata a una corda, dal Campanile di San Marco per raggiungere Palazzo Ducale. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, si tiene invece la Mostra internazionale d’arte cinematografica organizzata dal 1932 dalla Biennale di Venezia, durante la quale viene consegnato il famoso “Leone d’Oro“. La Biennale di Venezia è un’istituzione culturale nata come esposizione internazionale di arte e nel corso dei decenni il suo interesse si è allargato alle arti in generale e infatti oggi è strutturata in sei settori: Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica e Teatro.

Ma passiamo nel dettaglio a cosa vedere a Venezia partendo dal sestiere San Marco, nucleo originale della città.
I principali monumenti che si trovano in questa zona di Venezia sono Piazza San Marco, la Basilica di San Marco con l’omonimo campanile e il Palazzo Ducale.

Piazza San Marco

Piazza San Marco è una delle più belle piazze italiane e rappresenta il cuore della città. Prima che le spoglie di San Marco arrivassero a Venezia, la piazza era un campo utilizzato per la coltivazione ed era attraversato da un canale, successivamente interrato. Oggi, invece, è una piazza estremamente elegante circondata da bar lussuosi.

Lo slargo è formato dalla piazza principale e dal suo prolungamento meridionale, Piazzetta San Marco che arriva fino al mare e che si trova tra Palazzo Ducale e la Biblioteca Nazionale; al termine di quest’area ci sono due enormi colonne che prendono il nome di San Marco e di San Todaro, portate dal Libano dal doge Michieli.

All’interno della piazza si trovano diversi musei come quello di Correr, quello Archeologico Nazionale e quello di San Marco.

Un luogo dal valore storico non trascurabile è il Caffè Florian, che si trova sotto i porticati della piazza. Il locale, aperto nel 1720, ha visto passare al suo interno personaggi illustri come Dickens, Goethe e Foscolo. Altro locale storico nella piazza e il Gran Caffè Lavena, frequentato, tra gli altri, da Richard Wagner.

Basilica di San Marco

In Piazza San Marco si trova anche la Basilica di San Marco, costruita nell’800  per accogliere il corpo del santo trafugato da Alessandria d’Egitto.

Cosa vedere a Venezia: Basilica San Marco
Piazza San Marco e Basilica di San Marco.

Nel periodo in cui in Egitto le chiese cristiane venivano saccheggiate dai saraceni, due mercanti italiani che si trovavano ad Alessandria d’Egitto, temendo che il corpo di San Marco fosse profanato, decisero infatti di trafugare le sue spoglie e di portarle a Venezia. Il corpo fu adagiato in una cesta ricoperta da carne di maiale per nasconderlo da eventuali controlli. Una volta giunti a Venezia, il corpo del santo, divenuto poi patrono della città, fu portato nella cappella del Palazzo Ducale e qualche anno dopo si avviò la costruzione della Basilica di San Marco.

Quasi un secolo e mezzo dopo la sua costruzione l’edificio fu distrutto da un incendio e nel 1063 la Basilica fu demolita per costruire la struttura che vediamo oggi, ispirata alla Chiesa dei Dodici Apostoli di Costantinopoli e caratterizzata da oro e pietre.

All’interno della Basilica, sull’altare maggiore, si trova la Pala d’Oro, una tavola rivestita da immagini sacre, oro e pietre preziose e all’interno della quale vi sono, appunto, le spoglie di San Marco.
L’esterno è diviso, invece, in due sezioni: al piano inferiore ci sono 5 portali, mentre al piano superiore c’è la cupola centrale alta 43 metri, una terrazza e altre cupole dove si trovano le statue di 4 cavalli di bronzo provenienti da Costantinopoli (nel 1797 queste furono trasferite a Parigi da Napoleone Bonaparte ma grazie ad Antonio Canova furono restituite ai veneziani nel 1815).

Campanile di San Marco

campanile di san marco Venezia
Campanile di San Marco

Di fronte alla Basilica di San Marco si trova il Campanile di San Marco, che con un’altezza di 99 metri è l’edificio più alto della Serenissima. Anche il campanile che vediamo oggi non è il primo edificato.
I lavori per la sua costruzione cominciarono nell’XI secolo, con la funzione di torre di avvistamento e di faro. Nel 1902, a causa di alcuni interventi di ristrutturazione, lo storico campanile crollò ma i lavori di ricostruzione cominciarono praticamente subito e dieci anni dopo, nel 1912, fu inaugurato il nuovo campanile di Venezia.

Palazzo Ducale

Cosa vedere a Venezia - Palazzo Ducale
Palazzo Ducale di Venezia.

Il Palazzo Ducale fu la sede dei Dogi durante la Repubblica di Venezia e con il dominio di Napoleone divenne sede della sua amministrazione. Nel corso dei secoli ha subito varie ristrutturazioni a causa di tre incendi scoppiati nel 1483, 1574 e 1577, e per questo motivo lo stile dell’edificio è cambiato più volte.
All’interno del Palazzo Ducale è possibile visitare: il Museo dell’opera (una sorta di ufficio nel quale si teneva la manutenzione del palazzo), il cortile, le logge, l’appartamento del Doge, le prigioni, l’armeria e le sale istituzionali. Ci sono poi due percorsi speciali visitabili solo su prenotazione: gli Itinerari Segreti di Palazzo Ducale e i tesori nascosti del Doge.

Venezia: la città dei canali,delle gondole e dei ponti

Caratterizzata da innumerevoli canali, Venezia ha subito, nel corso dei secoli, numerosi interventi dell’uomo per consentire ai suoi abitanti prima e ai turisti poi di poter passare da un punto all’altro della città. Ed è per questo motivo che nella città veneta ci sono circa 400 ponti, alcuni costruiti in legno e altri in ferro, molti dei quali di proprietà privata. Tra i più conosciuti di questi ci sono quattro ponti costruiti sul Canal Grande e il Ponte dei Sospiri.

Canal Grande: Ponte di Rialto, Ponte degli Scalzi, Ponte dell’Accademia e Ponte della Costituzione

Il canale principale è il Canal Grande, che si estende per 4 chilometri e divide in due il centro storico. Su questo Canale sono stati costruiti quattro ponti: Ponte di Rialto, Ponte degli Scalzi, Ponte dell’Accademia e Ponte della Costituzione. Mentre si naviga lungo il Canale si vedono scorrere gli edifici e, l’uno accanto all’altro, creano un gioco di colori che ricordano le opere dei tanti artisti che hanno omaggiato Venezia nel corso dei secoli. Il giro in battello sul Canal Grande è anche il modo migliore per farsi un’idea di cosa vedere a Venezia, perché percorrerlo vuol dire avere una panoramica generale del centro storico e dei punti di interesse principali.

  • Ponte di Rialto 

Il Ponte di Rialto è uno dei simboli di Venezia e fino all’Ottocento è stato l’unico ponte che univa le due sponde del Canal Grande. Nel 1181 fu costruita una prima versione in legno crollata più volte mentre nel 1592 fu costruito in pietra dallo scultore Antonio da Ponte ed è questo che ancora oggi viene attraversato da milioni di turisti. Per sostenere il ponte furono utilizzati circa dieci mila pali di legno piantati nel suolo del Canale.

Cosa vedere a Venezia: ponte di rialto
Ponte di Rialto

Guardandolo dall’esterno, il Ponte di Rialto è caratterizzato da un’arcata grande centrale e da sei arcate più piccole su entrambi i lati; su queste vi sono sculture che rappresentano l’Annunciazione, l’Arcangelo Gabriele, la Vergine Maria, San Marco e San Teodoro. Percorrendo a piedi il Ponte di Rialto, invece, si passa davanti a diversi negozi.

  • Ponte dell’Accademia e Ponte degli Scalzi

Per unire le sponde del Canal Grande furono costruiti altri due ponti:
Ponte dell’Accademia, che consiste in una struttura in legno costruita nel 1933 in poco più di 30 giorni per sostituire un precedente ponte in ferro realizzato dagli austriaci nel 1854;
Ponte degli Scalzi, conosciuto anche come Ponte della Ferrovia in quanto si trova di fronte alla stazione Santa Lucia.

  • Il caso del Ponte della Costituzione
ponte di calatrava
Ponte di Calatrava. Fonte: www.ilmessaggero.it

Il Ponte della Costituzione, realizzato dall’architetto e ingegnere spagnolo Santiago Calatrava tra il 2003 e il 2008, ha una struttura in acciaio e la pavimentazione in pietra d’istria e tranchite, materiali che hanno consentito al ponte di integrarsi perfettamente nell’architettura classica della città, senza deturparne il paesaggio.

La costruzione e la consegna del ponte sono state accompagnate da una serie di polemiche dovute ai tempi di realizzazione e non solo: inizialmente, infatti, i lavori dovevano essere portati a termine in un anno e mezzo, ma per ultimare i lavori di costruzione sono stati impiegati diversi anni.

Ponte dei sospiri

Cosa vedere a Venezia: ponte dei sospiri
Ponte dei Sospiri

Oltre ai quattro ponti del Canal Grande, un altro celebre ponte è quello dei Sospiri che unisce le sponde del Rio di Palazzo o definito anche Rio della Canonica.
Questa struttura, che collega il Palazzo delle Prigioni Nuove al Palazzo Ducale, fu costruito nel 1603 e l’appellativo fu dato nel XVIII secolo, durante il Romanticismo, in quanto serviva a far passare i prigionieri dal tribunale, dove veniva emessa la condanna, alla cella della prigione: secondo la leggenda popolare i prigionieri, guardando la città dalle finestre del ponte, emanavano un sospiro al pensiero che da quel momento non avrebbero più visto il mondo esterno.

Il ponte dei sospiri è visitabile durante la visita al Palazzo Ducale e nello specifico alle Prigioni Nuove.

Giro in gondola

cosa vedere a Venezia: gondola canale
Gondoliere su uno dei tanti canali della città

Fare un giro in gondola è un’attività che almeno una volta andrebbe fatta per ammirare da vicino la città veneta attraverso i suoi canali più piccoli. L’emozione di toccare quasi con mano i palazzi che si affacciano sui canali e i ponti che attraversano Venezia è un plus in più per vivere “l’esperienza Venezia” a 360°.
I costi del giro in gondola a Venezia sono regolati da un tariffario comunale. A settembre 2019, il costo per un giro diurno di 30 minuti è di 80 euro, mentre dalle h. 19.00 alle h. 3.00 il costo sale a 100 euro e in entrambi i casi possono salire sulla gondola fino a 6 persone.

Musei

Come si diceva in apertura, consigliare cosa vedere a Venezia non è semplice: la città della laguna veneta è ricca di monumenti famosissimi e di luoghi e attrazioni meno famose ma di egual bellezza. Ci limiteremo qui a descrivere tre dei principali musei della Serenissima.

Le Gallerie dell’Accademia

Le Gallerie dell’Accademia sono un museo statale che si trova lungo il Canal Grande e conserva una ricca collezione di dipinti veneziani e veneti dal Medioevo al rinascimento italiano. Le Gallerie dell’Accademia si trovano nel complesso della Carità e si compongono di tre edifici: la Chiesa Santa Maria della Carità, il Convento dei Canonici Lateranensi e la Scuola grande della Carità.

Il museo conserva opere di innumerevoli artisti e, tra questi, quelli più famosi sono certamente Tintoretto, Tiziano e Canaletto.

Per raggiungere il Museo è possibile utilizzare il vaporetto e scendere alla fermata “Accademia”, mentre a piedi occorrono circa venti minuti dalla stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia.
Per conoscere orari di apertura e costo dei biglietti è possibile collegarsi al sito ufficiale delle Gallerie dell’Accademia

Museo Peggy Guggenheim

Il Museo Peggy Guggenheim si trova nel Palazzo Venier dei Leoni, un edificio la cui costruzione iniziò nel 1748 ma i cui lavori non furono mai completati. Si tratta di una galleria di arte moderna creata dalla collezionista d’arte statunitense Peggy Guggenheim e all’interno della quale ci sono esposizioni di opere realizzate da Picasso, de Chirico, Duchamp, Kandinsky e da tanti altri personaggi illustri.

Il museo offre anche alcune particolari attività, come i Kids Day, laboratori gratuiti per bambini dai 4 ai 10 anni che si svolgono ogni domenica dalla h. 15.00 alle h. 16.30. Come riportato sulla pagina dedicata ai Kids Day del Museo Peggy Guggenheim: «Il progetto introduce i piccoli visitatori all’arte moderna e contemporanea in modo accessibile e coinvolgente, dando la possibilità ai bambini di imparare e sperimentare tecniche e tematiche artistiche diverse a ogni appuntamento». Per partecipare ai laboratori è necessaria una prenotazione telefonica.

Museo di Storia naturale

: museo storia naturale
Museo di Storia Naturale https://msn.visitmuve.it/

Il Museo di Storia naturale di Venezia consente un viaggio nelle diverse tematiche riguardanti la botanica, la paleontologia e la zoologia. L’edificio si divide in due piani: il primo piano ospita la Galleria dei Cetacei in cui si trovano due scheletri sospesi al soffitto – quello di una balenottera lungo circa 20 metri e quello di un piccolo capodoglio – e l’Acquario delle Tegnùe, che ricrea gli ambienti marini dell’alto Adriatico; il secondo piano, invece, è diviso a sua volta in tre aree che, per la loro grandezza e quantità di materiali ospitati, possono essere considerate come tre musei nel museo stesso.

Le tre aree del secondo piano sono:

  1. “sulle tracce della vita”, in cui il tema principale è la storia della vita sulla terra attraverso il ritrovamento di fossili;
  2. “raccogliere per stupire, raccogliere per studiare”, in cui l’elemento principale è il collezionismo naturalistico;
  3. le strategie della vita” che, come si può intuire dal nome, illustra come le specie sopravvivono sulla Terra.

Per conoscere il costo del biglietto e per avere le informazioni relative agli orari è possibile collegarsi al sito ufficiale del Museo di Storia Naturale.

Altri luoghi/monumenti da vedere a Venezia

Se Venezia è famosa soprattutto per i suoi canali e i ponti, nonché per alcuni rilevanti musei, ci sono altri luoghi e monumenti di interesse particolari da tenere in considerazione se si pensa a cosa vedere a Venezia.

Ghetto ebraico

Cosa vedere a Venezia: ghetto ebraico
Ghetto Ebraico

Già presente durante la Repubblica Veneziana, il ghetto ebraico di Venezia è il più antico d’Europa e si divide in tre aree: ghetto vecchioghetto nuovo e ghetto nuovissimo.

Nel 1516 il governo della Serenissima emanò un decreto che obbligò gli ebrei di Venezia ad abitare tutti in un unico punto e nello specifico dove anticamente si trovavano le fonderie. Molto probabilmente la parola ‘ghetto’ nasce proprio dal luogo in cui furono trasferiti: in Veneto, infatti, le fonderie vengono chiamate “geti”. In quel luogo vennero realizzate due porte d’ingresso e durante la notte il ghetto era chiuso e controllato da custodi.

Nel Ghetto Novo si trova sia il Museo Ebraico sia cinque sinagoghe, luogo di preghiera degli ebrei. Due delle sinagoghe si trovano nel museo stesso e all’interno di questo sono ospitate collezioni di libri antichi, esempi di produzione orafa e tessile e due aree dedicate alle festività religiose e alla storia degli ebrei a Venezia.

La Scuola Grande di San Rocco

Interno Scuola Grande di San Rocco. Fonte: http://www.scuolagrandesanrocco.org/home/

La Scuola Grande di San Rocco è un edificio all’interno del quale maestri come Tintoretto e Tiziano hanno contribuito a rendere gli ambienti un capolavoro. Come si legge sul sito: «La Scuola Grande di san Rocco è una Confraternita di laici fondata nel 1478. La profonda venerazione popolare nei confronti di san Rocco, la cui reliquia era già in possesso della Confraternita sin dal 1485, contribuì alla sua forte crescita fino a divenire la più ricca Scuola della città».

E, infatti, a dipingere la Sala dell’Albergo, il luogo principale della vita della Scuola, fu Tintoretto, il quale, prima di essere scelto, partecipò a un concorso con altri artisti, organizzato per decidere chi avrebbe dipinto la sala.

Basilica dei Frari

Cosa vedere a Venezia
Basilica dei Frari. Fonte: https://www.basilicadeifrari.it/

L’artista veneziano, Tintoretto, dipinse anche alcuni episodi del Vecchio e Nuovo Testamento all’interno della Basilica dei Frari.

La Basilica dei Frari si trova a circa 5 minuti a piedi dalla Scuola Grande di San Rocco; è un edificio dallo stile gotico e dall’aspetto semplice, realizzato con pochi elementi architettonici. La scelta di costruire una basilica “povera” si deve, molto probabilmente, ai discepoli di San Francesco arrivati a Venezia nel 1227.

Di fronte alla Basilica si trova il ponte omonimo realizzato con mattoni e pietre e sui cui fianchi, ci sono proprio due stemmi dell’Ordine Francescano.

Teatro La Fenice

Interno del Teatro La Fenice . Fonte: https://festfenice.com/

Il Teatro La Fenice è uno dei teatri più conosciuti e prestigiosi al mondo, sia per la sua bellezza e il valore storico sia perché nel 1996 due elettricisti che lavoravano alla manutenzione del teatro appiccarono quello che doveva essere un piccolo incendio per non pagare la penale dovuta al ritardo dei lavori e che invece causò la distruzione del teatro.

Durante la sua lunga storia, cominciata nel 1792 con l’inaugurazione, ha visto mettere in scena opere di autori celebri come Verdi, Bellini, Donizetti e Stravinskij. Fino a poco prima dall’inizio di uno spettacolo è possibile accedere al teatro come visitatore per ammirare le sue bellezze architettoniche e per immergersi, seppur parzialmente, nel clima dell’opera.

Per conoscere gli orari e i costi del biglietto di accesso è possibile consultare il sito della società commerciale del Teatro La Fenice.

 

Come raggiungere Venezia

Come per tutte le grandi città le modalità per arrivare a Venezia sono molteplici.

Per chi arriva all’aeroporto Marco Polo, è possibile prendere un bus dell’azienda trasporti veneto orientale che in circa 20 minuti raggiunge Piazzale Roma, lo snodo tra la terraferma e il centro storico della città. Dall’aeroporto vi sono anche i vaporetti che in poco più di un’ora arrivano a piazza San Marco e la compagnia che li gestisce è Alilaguna.

Una delle modalità più comode per raggiungere il capoluogo veneto è comunque il treno, poiché la stazione Venezia Santa Lucia si trova di fronte al Canal Grande e la città veneta è raggiunta dall’alta velocità sia con Trenitalia sia con Italo. 

Non essendoci parcheggi gratuiti arrivare a Venezia in auto è invece molto costoso e sconveniente. Bisogna, infatti, lasciare l’auto sulla terra ferma, in uno dei tanti parcheggi, e arrivare al centro con i mezzi pubblici.

 

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