Gaia: diversità e ricchezza di una città storica. Alcune curiosità e luoghi da visitare

Ricca di storia, di cultura e bellezza naturale, Vila Nova de Gaia, in Portogallo, è una città ideale per chi è curioso di visitare luoghi d'arte e storici ma anche per gli amanti del mare.

Sulle sponde di un fiume che noi portoghesi chiamiamo “d’oro” – il fiume Douro – si trova Gaia, nome con cui è comunemente conosciuta la città portoghese di Vila Nova de Gaia, dove sono nata e cresciuta.

Sarà per la ricchezza del fiume che bagna le sue rive o sarò io naturalmente portata a guardarla con “gli occhi del cuore”, ma sono certa che, se deciderete di attraversare uno dei sei ponti che collegano questa città a quella di Porto, troverete anche voi quel panorama davvero prezioso.

Vi invito allora a scoprire la mia città: attualmente terzo comune più popoloso del Portogallo con circa 300.000 abitanti, Gaia è ricca di storia, di racconti e di vita. Ha infatti origini molto antiche, che rimandano all’insediamento di popolazioni celtiche in quella regione, oggi parte del distretto di Porto. Non è solo la storia, ma anche la diversità dei luoghi da visitare a rendere questa città così speciale: dalle più movimentate zone urbane alle verdi zone rurali, passando dalle bellissime spiagge bagnate dall’Atlantico.

Cosa vedere a Vila Nova de Gaia?

A chi si chieda cosa vedere a Gaia rispondo che c’è un grande ventaglio di scelte, un po’ per tutti i gusti.

Mosteiro da Serra do Pilar

Diventato un simbolo della città, il Monastero della Serra do Pilar è uno degli elementi più caratteristici del meraviglioso panorama che Gaia regala a chi si avvicina al margine del fiume.

Un suggerimento
Agli appassionati di fotografia, lascio un consiglio: di notte, le luci del monastero rendono tutto ancora più magico.

Costruito nel 1538 e posizionato ben in alto, costituiva ovviamente un punto strategico a livello militare per la difesa della città di Porto nel periodo delle invasioni. Ancora oggi è legato all’esercito: accoglie, infatti, il Reggimento di Artiglieria della Serra do Pilar ma, nonostante ciò, il Mosteiro da Serra do Pilar è visitabile.

Mosteiro da Serra do Pilar
Mosteiro da Serra do Pilar, con il ponte Dom Luis I in primo piano. (Fonte: DepositPhoto)

Cais de Gaia, cantine del vino di Porto e fado portoghese

Gaia
Barcos Rabelos. Foto di Jean-Pierre Bizot.

Con una vista privilegiata sulla città di Porto, la zona del Cais de Gaia è il posto ideale per fare un aperitivo proprio vicino alle rive del fiume dove navigano i barcos rabelo, le imbarcazioni portoghesi tipiche del fiume Douro che tradizionalmente trasportavano le botti del vino di Porto dalla regione dell’Alto Douro, dove si trovano le viti, fino alle cantine, posizionate proprio in questa zona della città.

Vila Nova de Gaia ha avuto, infatti, un ruolo storicamente decisivo per la commercializzazione del vino di Porto: in città, affacciate sul margine del fiume attraverso cui lo stesso veniva trasportato, si trovano molte cantine per la produzione di questo prodotto tipico.

Oggi buona parte sono anche cantine da visitare e dove fare delle degustazioni: da Kopke a Sandeman, da Taylor’s a Ferreira, per arrivare a Croft Port e Calem. In quest’ultima in particolare si tengono spesso delle serate durante le quali ascoltare, con un un calice di vino di Porto tra le mani, la tipica canzone portoghese, il fado, riconosciuto come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Un consiglio
Per godersi il panorama del fiume dall’alto il mezzo di trasporto ideale è la funivia, magari scendendo dal Jardim do Morro (il giardino che si trova proprio vicino al Ponte Dom Luís e dove si ferma la metropolitana proveniente da Porto) fino al Cais de Gaia.

Non potrei proseguire, però, arrivati a questo punto, senza prima farvi conoscere una delle tradizionali “merende” portoghesi, fatta di chouriço arrostito (un tipo di salame), pane e birra (o un bicchiere di vino rosso per chi lo preferisce), che potete facilmente trovare nella maggior parte dei ristoranti e bar della zona.

Vila Nova de Gaia
Vista verso il ponte D.Luis e insegne delle cantine del Vino di Porto. Foto di Jean-Pierre Bizot

Parchi di Campeggio

Per chi ama il campeggio, a circa 8 km delle cantine del vino di Porto, si trova il Parco Orbitur di Canidelo, con parco giochi, piscina con vista sul mare, possibilità di affitto bungalow e postazione per roulotte e tende.

Mercado da Beira-Rio

Vila Nova de Gaia
Esterno del mercado da Beira-Rio. Foto di Jean-Pierre Bizot

Sempre sulle rive del Douro si trova il Mercato da Beira-Rio, un antico mercato di prodotti alimentari totalmente ristrutturato e che ha ora uno spazio riservato alla ristorazione e agli eventi musicali e artistici.

 

Vila Nova de Gaia
Interno del mercado da Beira-Rio. Foto di Jean-Pierre Bizot

Convento de Corpus Christi e Mosteiro de S.Salvador de Grijó

A pochi metri dal Mercado da Beira-Rio, si trova un antico Monastero aperto alle visite, noto come Convento di Corpus Christi.

Fu fondato nel 1345 da Maria Mendes Petite, membro di una famiglia nobile e madre di Pero Coelho, uno dei consiglieri del re portoghese D. Afonso IV e tra i responsabili dell’omicidio che ha segnato la storia, la letteratura portoghese e i miei – come anche quelli di tutti gli studenti portoghesi – ricordi: l’omicidio di Ines de Castro.

Una curiosità storica
Ines de Castro è stata prima amante e poi moglie del re D. Pedro I che, follemente innamorato di lei, secondo la leggenda, avrebbe costretto tutti i suoi sudditi a baciarle la mano, incoronandola dopo la morte e strappando il cuore ai suoi assassini.
Vila Nova de Gaia
Convento de Corpus Christi. Foto di Jean-Pierre Bizot

La famiglia di Maria Mendes Petite sarebbe legata anche alla fondazione del Monastero di Grijó, località che si trova invece nella periferia della città di Vila Nova de Gaia.

Cantinho das Aromáticas a Canidelo

L’infelice coppia di innamorati formata da re D. Pedro I e Ines de Castro ha anche vissuto per un po’ a Canidelo e la tradizione popolare vuole che per un periodo abbiano soggiornato nella Quinta do Paço, un’antica villa che oggi è diventata il posto ideale per gli amanti dell’agricoltura biologica. Nella parte esterna è stato infatti creato il Cantinho das Aromáticas (“l’Angolino delle Aromatiche”), orto in cui vengono coltivate in particolar modo piante aromatiche e medicinali e spezie.

Vila Nova de Gaia
Cantinho das Aromáticas. Foto di Jean-Pierre Bizot

Lo spazio è aperto al pubblico e propone attività formative molto pratiche, come per esempio workshop rivolti a tutti coloro che vogliano imparare un po’ di più sull’argomento e sfruttare le conoscenze nel proprio quotidiano.

Casa Barbot

Tutta la città, poi, è ricca di palazzi storici e di case la cui architettura è molto caratteristica. Tra tutte non si può non citare un’antica residenza familiare in stile Art Nouveau, Casa Barbot, attualmente diventata Casa della Cultura: uno spazio aperto al pubblico dove si tengono diverse mostre, eventi di musica e letteratura, dibattiti e workshop di ogni genere.

Vila Nova de Gaia
Casa Barbot. Foto di Jean-Pierre Bizot

Afurada

Gaia
Marina da Afurada. Foto di Fernando Augusto Correia

Una zona decisamente meno turistica, ma nota a tutti i residenti per la sua tipicità e che vale la pena visitare se ci si vuole immergere nella vita di questa città e gustarne i veri sapori, è quella di São Pedro da Afurada, anche detta semplicemente Afurada: una terra di pescatori dove mangiare ogni sorta di pesce fresco. Uno dei piatti più tradizionali sono le sardine alla brace.

Le spiagge di Vila Nova de Gaia

Oltre ai tanti spazi verdi, Vila Nova de Gaia vanta la qualifica di secondo comune portoghese con più spiagge che hanno ottenuto la bandiera blu, la certificazione attribuita dalla Foundation for Environmental Education alle spiagge europee che soddisfano determinati requisiti di qualità relativi alle acque di balneazione, alla pulizia generale della spiaggia, alla sicurezza, ai servizi offerti e agli approdi turistici: un dato interessante è che al 2021 tutte e 20 le spiagge di Gaia hanno ottenuto la bandiera blu.

Tra le cose da vedere a Vila Nova de Gaia, quindi, non possono mancare alcune di queste spiagge, per una semplice passeggiata o per farsi un bagno.

  • La spiaggia di Miramar

Tra le spiagge di Vila Nova de Gaia che affacciano sull’oceano, vi segnalo la spiaggia di Miramar, il cui simbolo è la Capela do Senhor da Pedra, situata in una posizione che rende il panorama unico: sopra una roccia piantata sul mare.

Spiaggia di Miramar - Vila Nova de Gaia
Spiaggia di Miramar con la Capela do Senhor da Pedra (fonte DepositPhoto).

Oltre a essere attrezzata con tutti i servizi necessari per chi voglia trascorrere una giornata al mare, la spiaggia di Miramar è anche un luogo di culto, di pellegrinaggio e di molte leggende.

Una curiosità
Una delle leggende legate alla spiaggia di Miramar narra che le donne che pigiano quella che sarebbe l’impronta di un bue incisa sulla roccia che si trova dietro la cappella troveranno l’amore.

È ancora in questa spiaggia che si ripete, da oltre 40 anni, quella che è ormai diventata una tradizione e che, ogni anno, attrae sempre più persone: tuffarsi in acqua a Capodanno.

  • Spiagge accessibili: Aguda e Valadares Sul

Come già accennato, a Vila Nova de Gaia ci sono diverse altre spiagge rivolte sull’Atlantico e alcune, come quella dell’Aguda e quella di Valadares Sul, sono accessibili a persone con disabilità motoria grazie ad apposite rampe che arrivano fino alla sabbia ma anche ai servizi che consentono di fare il bagno in mare col supporto dei vigili del fuoco o con l’aiuto di appositi mezzi di trasporto.

  • Spiagge fluviali: Crestuma, Areinho de Oliveira do Douro, Areinho de Avintes e Arnelas

All’interno del comune esistono poi quattro spiagge fluviali, sempre più apprezzate nel periodo estivo per i servizi che mettono a disposizione. Alcune di queste, in particolare, si trovano in prossimità di altri punti turistici interessanti.

Accanto alla spiaggia fluviale di Crestuma (detto anche Areinho de Crestuma) si trova, per esempio, il Parco Botanico del Castello, ideale per chi ama la natura: passeggiando nella flora tipica del posto (tra querce, piante di sughero e frassini) si ha modo di visitare un sito archeologico da dove è possibile vedere la riva del Douro da un’altra prospettiva: un paesaggio molto meno urbanizzato e molto più verde. È qui che c’è, tra l’altro, la sede del Club Nautico de Crestuma, la squadra di canottaggio del paese, e si tengono delle prove internazionali.

Ci sono poi altre 3 spiagge fluviali: la più vicina al centro della città è l’Areinho de Oliveira do Douro, uno spazio che comprende diversi servizi tra cui bar e ristoranti, accessi per disabili, vigilanza e tavoli per picnic; le altre due sono l’Areinho de Avintes e di Arnelas.

Estação Litoral da Aguda

Un luogo in cui poter conoscere meglio la fauna e la flora marittima tipica delle acque che bagnano il Portogallo è l’Estação Litoral da Aguda, letteralmente la Stazione Marittina di Aguda.

Dall’acquario al museo della pesca, l’Estação Litoral da Aguda ha anche diversi programmi didattici per adulti e bambini: dai racconti sul mare in un ambiente specifico all’esplorazione dell’acquario durante la notte, grazie a un percorso che consente ai visitatori più piccoli di conoscere le specie notturne utilizzando dei supporti tecnologici appropriati.

Gaia
Estuario Litoral da Aguda. Foto di Jean-Pierre Bizot

Zoo Santo Inacio e Parco Biologico di Gaia

Per gli amanti degli animali ci sono nella città di Gaia ancora due spazi molto speciali dove ritrovare le più svariate specie: il Parco Biologico di Gaia e lo Zoo Santo Inácio, due luoghi dove tutta la famiglia si può immergere nella natura e partecipare a moltissime attività diverse.

Vila Nova de Gaia, una città di cultura: tra letteratura, scultura e tanto altro

Per gli appassionati di letteratura e arte, ci sono ancora alcuni luoghi da citare.

Non tutti sanno, per esempio, che a Gaia è vissuto uno dei più grandi scrittori della letteratura portoghese dell’Ottocento: Eça de Queiroz, autore del libro “I Maia”. Nella villa dove ha soggiornato per un periodo della sua vita – il Solar dos Condes de Resende – l’autore si è innamorato di Emília de Castro Pamplona, figlia dei conti di Resende, ed è per questo che vi si trova ancora oggi un omaggio alle sue opere.

La statua in suo onore si trova nel giardino della villa che, oltre alle attività dedicate all’archeologia, alla storia, all’antropologia culturale e al patrimonio legate al comune di Gaia, dispone anche di un ricchissimo archivio con documenti risalenti dal secolo XIII al XX e di una collezione di oggetti dell’Ottocento.

Gaia
Casa-museo Teixeira Lopes. Foto di Jean-Pierre Bizot

La città è anche ricca di spazi culturali e artistici tra cui la casa-museo Teixeira Lopes, antica residenza e attualmente atelier dove si trovano le opere dello scultore portoghese António Teixeira Lopes, insieme a quelle (aggiunte successivamente alla collezione) dello scrittore e scultore Diogo de Macedo. La collezione dei due artisti offre ai visitatori un’importante panoramica delle arti visive dei secoli XIX e dei primi decenni del secolo XX.

Curiosità sulla città di Gaia

A chi visita o vuole conoscere questa città portoghese, oltre a informazioni su cosa vedere o cosa fare a Gaia, vorrei far conoscere anche a un paio di curiosità.

Secondo alcune fonti, il nome della città deriva dalla radice etimologica celtica gal-, corrispondente al latino ‘galli’, nome attribuito al popolo celtico.

Associata alla città c’è poi un’antica leggenda risalente all’anno 850 d.C. e nota ormai come “la leggenda di Gaia”: il personaggio principale è una regina di nome Gaia, uccisa dal re Ramiro, suo marito, per essersi innamorata di un re moro che abitava in un castello nella regione dell’attuale città di Gaia. La leggenda narra che, dopo l’omicidio dell’amato moro da parte del marito, la regina fissasse il castello con il viso bagnato dalle lacrime. Quando il marito la raggiunse e le chiese il motivo del pianto, essa confessò la triste verità: piangeva per il re assassinato di cui era innamorata. Preso da un gesto d’ira, il marito uccise anche lei senza pietà.
Ricordo vagamente di aver ascoltato questo racconto a scuola ma una frase mi è rimasta impressa, quella pronunciata dal re Ramiro prima di uccidere la povera regina Gaia che non aveva fatto altro che piangere per l’amore perso: «guarda Gaia, che guardi per l’ultima volta» (in portoghese antico «mira Gaia, que miras pela ultima vez»). Secondo la leggenda, la zona di Miragaia prenderebbe il nome da questo drammatico episodio.

Come raggiungere il centro di Vila Nova de Gaia (e come spostarsi all’interno del comune)?

Se visiterete Gaia non automuniti, vi rassicuro sulla possibilità di spostarvi nei luoghi principali senza troppe difficoltà: il centro della città è infatti molto ben collegato con l’aeroporto, con gran parte della periferia e con la città di Porto grazie alla metropolitana, al treno, agli autobus e ai taxi.

Lascio di seguito alcune indicazioni pratiche.

Dall’Aeroporto Francisco Sá Carneiro di Porto (in inglese Oporto)

Il modo più semplice e comodo per raggiungere il centro di Gaia con i mezzi pubblici è la metropolitana. La fermata si trova di fronte all’uscita dell’aeroporto e per raggiungere Gaia bisogna prendere la Linea E (segnalata col colore viola), direzione Estadio do Dragao e fare il cambio nella stazione della Trindade. Lì bisogna prendere la linea D (colore giallo), direzione Santo Ovidio, che porta direttamente al corso principale chiamato Avenida da República dove si trova anche il Comune della città (fermata Camara de Gaia). Tutti gli orari e la mappa delle linee possono essere trovati sul sito della metropolitana di Porto.

È inoltre possibile raggiungere il centro della città con gli autobus dell’azienda di trasporti pubblici STCP che ha anche delle linee notturne (autobus numero 601) che consentono di raggiungere la fermata di autobus della città di Porto chiamata Cordoaria e a pochi metri di distanza da quest’ultima si trova la fermata di S.Bento dove prendere gli autobus della stessa azienda che portano verso il centro di Gaia (fermata Camara de Gaia). È possibile trovare tutti gli autobus e orari sul sito di STCP.

Con i mezzi pubblici il tempo di arrivo dall’aeroporto di Oporto al centro di Gaia è di circa un’ora, mentre con i taxi che si trovano all’uscita è possibile raggiungere il centro in circa 20 minuti.

Al centro della città c’è anche una fermata dei treni chiamata Estação Ferroviária General Torres che collega la città al resto del paese.

2 pensieri riguardo “Gaia: diversità e ricchezza di una città storica. Alcune curiosità e luoghi da visitare

  • 17 Febbraio 2023 in 13:28
    Permalink

    Ho letto con piacere questo testo al ritorno da Porto, cercando sul web la storia-leggenda della regina Gaia che mi ha raccontato un abitante di Porto durante un giro turistico.
    Ben scritto, con passione, lo terrò in considerazione per quando tornerò a Porto. Complimenti

    Risposta
    • 18 Febbraio 2023 in 13:51
      Permalink

      Ciao Matteo, grazie per i complimenti. Siamo felici che l’articolo della nostra Raquel ti abbia appassionato. A presto!

      Risposta

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