La Cipresseta di Fontegreca: la cascata circondata da un bosco verticale in Campania
Un'escursione affascinante in provincia di Caserta circondati dalla natura incontaminata che conduce ad acque limpide e fresche.
La Campania è una regione ricca di splendidi luoghi immersi nella natura, più di quanto si pensi. Tra questi, la Cipresseta di Fontegreca in provincia di Caserta, poco conosciuta, ma un luogo ideale per trascorrervi una giornata (magari una di quelle calde estive, quando si è alla ricerca di un po’ di fresco).
Finché alcuni amici non mi ci hanno portata, non conoscevo l’esistenza di questo luogo, e posso ora dire che vale la pena staccare una giornata dalla città per vedere questo piccolo angolo di verde. A un’oretta di macchina da Caserta, la Cipresseta dista circa 10 minuti dal confine con il Molise, ma la voglia di arrivarci era per me tale da non essermi neanche resa conto del tempo impiegato partendo dalla provincia di Napoli.
È un luogo da ammirare in ogni suo tratto. La natura si estende in verticale, e l’acqua del ruscello forma delle piccole piscine naturali, di un’acqua limpidissima e fredda.
Un luogo perfetto per chi soffre molto il caldo, ma anche per una giornata alla scoperta della natura in altri periodi dell’anno.

Una giornata alla Cipresseta Di Fontegreca, cosa è possibile fare
La Cipresseta naturale di Fontegreca è parte del Parco regionale del Matese. Si trova in una zona ricca di falde acquifere che rendono il terreno particolarmente fertile.
In origine il comune casertano si chiamava, nel dialetto locale, Fossacèca, cambiato poi nel 1862 in Fontegreca, da “fonte”, appunto, per la fonte di acqua fresca presente nel comune e “greca” per degli antichi manoscritti che citavano il posto con il nome di Fossa Graeca
La fonte è circondata da un bosco di cipressi creatosi in modo naturale, talmente particolare da essere diventato meta di ricercatori botanici per la rarità del tipo di cipresso, unico al mondo. Appena si arriva sul posto, alzando di poco lo sguardo, si nota che la vegetazione si estende verso l’alto in un vero e proprio bosco verticale.

È un luogo incontaminato, perfetto per chi ama rilassarsi nella natura. Il sentiero che attraversa la Cipresseta è abbastanza agevole, anche se si percorrere tra sassi.
meglio armarsi di scarpe comode, preferibilmente da escursione, vestiti sportivi e un costume

Il fatto che ci si debba muovere tra sassi potrebbe far pensare a un percorso impervio, ma, non essendo un’esperta di escursionismo, ho trovato che non fosse particolarmente complicato arrivare nel cuore del bosco verticale, solo poche difficoltà, come qualche tronco da scavalcare.
Andando sempre più dentro, poi, è possibile ammirare lo spettacolo che la fonte offre, con la sola compagnia dei suoni della natura e dei piccoli animali che si possono trovare, come le rane, ma niente di cui spaventarsi.
suggerisco comunque di portare con sé un prodotto antizanzare, cosa alla quale non avevo pensato e, essendoci stata in estate, le punture sono state molte!
Attenzione all’acqua soprattutto: non tutti sanno che vige il divieto di balneazione. Tuttavia, l’acqua è così gelida da poterci immergere le bevande per qualche minuto per tenerle fredde (stando però attenti a non lasciare rifiuti!).

La Cipresseta è adatta anche a fare dei picnic (senza contaminare la natura!) sia all’interno del “bosco” – dove naturalmente ci si arrangia con una tovaglia stesa a terra – sia in un’apposita area picnic, portando magari delle bevande e del cibo da casa, per mangiare ammirando la cascata, il verde e i piccoli animali che fanno compagnia.
Il borgo e la cascata vicino la Cipresseta
Se si arriva alla Cipresseta di Fontegreca da lontano, il consiglio è di rimanere qualche ora in più per visitare anche le località vicine, come il borgo di Prata Sannita e la cascata del Lete, a circa dieci minuti dalla Cipresseta.

Il borgo medievale di Prata Sannita è arroccato su una piccola collina e ha un suo particolare fascino. Sovrastato da un castello medievale, offre dall’alto una splendida vista panoramica del territorio circostante. È un borgo piccolo ma faticoso da percorrere, con molte salite e discese e composto unicamente da edifici antichi.

Probabilmente poco abitato, è un luogo molto silenzioso. Molte case erano abbandonate e non ho incontrato neanche un abitante (ma c’è anche da dire che era un pomeriggio di piena estate). Seguendo le stradine in discesa si ammira il piccolo borgo anche dal basso, che si mostra nella sua compattezza costruito, appunto, sulla piccola collina.

Alle pendici della collina si trova, inoltre, un fiumicello che parte da una piccola cascata, che poi ho scoperto essere la cascata del Lete. Basterebbe seguire il suono dell’acqua per arrivare al ruscello (non ci sono indicazioni), un piccolo angolo naturale dove ci si può rilassare dopo la strada percorsa.

Qui non ci sono percorsi da intraprendere: come alla Cipresseta, il ruscello è abbastanza piccolo, ma riesce comunque a formare, all’imbocco del fiume, una sorta di piccola piscinetta. L’acqua è anche qui gelida, il che rende difficile anche immergervi i soli piedi.
Costeggiando il piccolo fiume che si forma dal ruscello, si arriva a un chioschetto e a un piccolo ponticello dalla struttura medievale, in pietra, che permette di attraversare il fiume e crea anche, per chi ama imprimere i ricordi in delle foto, un bel luogo da cui fotografare il panorama.

In questi luoghi, insomma, si ha modo non soltanto di scoprire un posto fresco perfetto per trascorrere una calda giornata estiva, ma anche un piccolo scorcio della Campania, tra natura incontaminata e piccoli borghi dimenticati, che regala lo stupore di vedere una cascata (anche se piccola rispetto a tante altre presenti in altri luoghi d’Italia) e costeggiarla in un percorso rilassante.
Articolo fantastico su un luogo altrettanto bello, i miei complimenti all’articolista e alla fotografa