“Artisti per Ariano”: opere all’asta per raccogliere fondi per l’ospedale di Ariano Irpino

Un'iniziativa di beneficenza lanciata con passione e determinazione da Sara Caturani e accolta da più di 100 artisti, con ottimi risultati.

Sara Caturani è una tatuatrice romana che da due anni, per amore, vive ad Ariano Irpino, paese campano che è zona rossa per il COVID-19 già da qualche settimana e che, isolato dai paesi circostanti come di prassi quando il numero di contagiati è elevato, sta attraversando un periodo critico.
Si tratta di un momento in cui può capitare come cittadini di sentirsi anche in qualche modo “abbandonati a se stessi” e chiedersi cosa si può fare attivamente per dare un contributo concreto alla propria comunità. È proprio in risposta a questa necessità che Sara ha pensato a un’iniziativa per una raccolta benefica a favore dell’ospedale di Ariano Irpino, il “Sant’Ottone Frangipane”, che in questo periodo è in grande difficoltà.

Ha così lanciato “Artisti per Ariano”, un’asta di opere d’arte donate da diversi artisti (fotografi, pittori, artigiani, scultori, ecc.) e interamente organizzata su Facebook.

Abbiamo parlato con lei e con alcuni degli artisti per raccontare l’importanza di iniziative simili e per far sì che, in qualche modo, lo spirito di collaborazione e di solidarietà di chi le organizza e vi aderisce possano restare nel tempo e ben oltre la conclusione delle stesse.

Un’iniziativa spinta dall’amore

Quando le abbiamo chiesto di raccontarci il suo legame con Ariano Irpino, Sara ci ha risposto dicendoci quanto si sia innamorata di questo paese sin dal primo momento. «Quindi – ha aggiunto Sara – vederla soffrire così tanto, in un periodo difficile come quello attuale, fa male anche a me, pur non essendo originaria di qui. Durante la quarantena devo dire che l’arte mi ha aiutata moltissimo, però dopo una settimana ho iniziato a sentire il bisogno di rendermi utile e fare la mia parte».

L’idea di come poter concretamente dare una mano al luogo in cui vive è venuta a Sara dopo aver partecipato all’iniziativa “Tatuatori per la Campania” e averne constatato i risultati positivi. Ha provato, così, a organizzare qualcosa di simile, coinvolgendo degli artisti.

Inizialmente non è mancato qualche scettico, che un po’ aveva scoraggiato Sara, ma molti sono stati invece entusiasti e alcuni in particolare (come Roberto Tulipano) l’hanno invece sostenuta; il riscontro ricevuto poi dagli artisti è stato ottimo.

«L’iniziativa ha avuto modo di esistere grazie al sostegno di tutti quanti, altrimenti sarebbe rimasta solo un’idea»

ha aggiunto Sara.

Dal canto loro gli artisti, come PER esempio Generoso Maresca e Luca Lombardi, hanno sottolineato quanto sia stato trascinante l’entusiasmo degli organizzatori, che li ha portati a non dubitare un solo momento di volerne far parte. Il passaparola, poi, è stato rapido, specie su Facebook (Beatrice Muratori, di Padova, ci ha detto di aver saputo di “Artisti per Ariano” proprio attraverso delle condivisioni, decidendo così di donare un’opera) e hanno aderito artisti da diverse città italiane, spinti dallo spirito di solidarietà, ben vivo sia quando i legami con la città sono così forti da considerarla «casa» (come ci ha detto Valeria Corvino), sia «quando non ci si conosce personalmente» (come ha sottolineato Marco Valcarenghi di Roma).

Come sintetizzato da Rosa Maria Protopapa, artista di Foggia:

«credo che non ci sia luogo specifico per sentire il richiamo del senso di responsabilità e di dovere e per partecipare a questi eventi».

Inoltre, molto significativa risulta una riflessione condivisa con noi dall’artista Dina Pascucci, che crede fortemente «nel connubio dell’arte e della beneficenza, che in fondo nascono dalla stessa radice e, cioè, entrambe nascono dal cuore».

Per gli artisti di Ariano Irpino, poi, partecipare è stato comunque motivo di orgoglio (come ci ha detto Carlo Sebastiano), un modo per fare qualcosa di concreto, un qualcosa di «doveroso» (come ha aggiunto Giusy Riccio). Il legame con il territorio si è rivelato insomma anche in questo caso quale ulteriore – ma non unica – motivazione per prendere parte all’iniziativa e sentire così di partecipare in qualche modo alla «costruzione del futuro» della vita in questo «microcosmo che è l’Irpinia» (come hanno raccontato Valentina PietrolàLuciano Capossela).

Come si diceva in apertura, questo è un periodo difficile per la città ed è forte il desiderio di «dare un aiuto a chi si sta occupando in prima linea di questa emergenza» – come ha evidenziato il tatuatore Andrea D’Auria –, con la speranza di poter uscire da questa difficile situazione quanto prima.

«Purtroppo il momento che stiamo passando è molto brutto − ha commentato l’artista esoterico Armando Stivali − ma sicuramente ne usciremo fuori» e l’augurio che fanno questi artisti è – usando le parole dell’artista Sara Nardiello – che Ariano Irpino «possa rinascere dalle proprie ceneri, così come tutte le comunità colpite gravemente da questo virus».

“Artisti per Ariano”: come è stata strutturata l’iniziativa

Spirito di solidarietà, entusiasmo, voglia di contribuire in modo concreto sono quindi alcuni degli elementi chiave alla base del successo di “Artisti per Ariano”, ma, probabilmente, ha contribuito al suo successo anche una strutturazione molto chiara.

L’iniziativa, infatti, è stata organizzata in modo molto semplice e, soprattutto, trasparente, come si può leggere nei post diffusi sulla pagina Facebook “Artisti per Ariano”.

Ci si è potuti aggiudicare le opere donate dagli artisti facendo delle offerte fino alle h.20.00 di domenica 5 aprile 2020, scrivendo direttamente la cifra offerta in commento alla singola foto caricata nell’album su Facebook, lanciando e rilanciando come si fa di norma in un’asta. Chi alle h.20.00 è risultato aver fatto l’offerta più alta ha provveduto a versare un bonifico della cifra stabilita direttamente all’Associazione A.I.O.S. PROTEZIONE CIVILE(su codice IBAN) che, una volta ricevute tutte le donazioni, provvederà a comprare i materiali necessari all’ospedale. In questo modo è stata garantita una totale trasparenza, facendo sì che i donatori avessero piena fiducia nell’iniziativa.

Dopo aver inviato la ricevuta del bonifico all’artista, infine, ogni singolo donatore si è già accordato senza intermediazioni con l’artista stesso relativamente alle modalità e ai tempi di ritiro dell’opera.

Una partecipazione attiva ed emozionante, riflesso della voglia di “fare”

Le foto delle opere donate dai vari artisti sono state caricate in un album sulla pagina Facebook di “Artisti per Ariano” solo venerdì 3 aprile a partire dalle h.14.00, per cui il tempo per fare un’offerta è stato tutto sommato breve, ma il momento ha richiesto di dare un aiuto immediato a quanti lavorano con difficoltà e mancanze nell’ospedale di Ariano Irpino e l’iniziativa stessa, del resto, si è dovuta organizzare in tempi rapidissimi.

C’è stata però una buona risposta da parte degli utenti/donatori, che Sara ha definito «incredibile», perché dopo poche ore era stato già superato l’obiettivo prefissato, ricavando, infine, più di 5.500 euro. Il merito di questo risultato è stato possibile sicuramente anche grazie alla grande varietà di opere, sia per numero (circa 150) che per genere, messe a disposizione da più di 100 artisti.

Va sottolineato, infine, che in tanti hanno anche fatto donazioni libere ad asta chiusa.

In un periodo così delicato per tutti, iniziative come questa danno un messaggio significativo in quanto a vicinanza, partecipazione, voglia di fare ed essere presenti pur dovendo restare ognuno nella propria casa e tante altre iniziative simili si stanno già organizzando con diversi artisti in altre parti d’Italia (la stessa Sara, tra l’altro, ha partecipato, come si diceva sopra, a “Tatuatori per la Campania”, avendo così l’ispirazione per “Artisti per Ariano”) e magari daranno lo spunto per crearne anche di nuove con professionisti e appassionati di questi e altri ambiti.

Come ci ha detto la tatuatrice Carmen Graziano, chi partecipa a questi eventi di solidarietà lo fa magari anche augurandosi che «il nostro paese diventi sempre più unito» e che ci siano in futuro altre possibilità per gli artisti di «collaborare molto più spesso, unire le forze», come ha messo in luce anche Michela Monaco, creatrice del brand “Sbottonando”.

«In un periodo difficile come questo che stiamo vivendo, in tutta Italia e non solo, c’è bisogno di solidarietà e di messaggi positivi in grado di riempire il cuore di gioia», ci ha scritto Martina De Vitto, laureanda in fashion design che pure ha contribuito all’asta.

Ci sembra allora particolarmente adatta la riflessione che ha condiviso con noi l’artista Daniela Moschella:

«come recita una poesia che ho letto pochi giorni fa: adesso che abbiamo capito quanto è doloroso essere lontani un metro l’uno dall’altro, abbiamo anche capito che non c’è nessuna distanza tra di noi».

 

 

g-q4Zs-K_xo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *